C’è questo meme che ultimamente gira parecchio nei vari feed dei social: consiste in due lupi, uno bianco e uno nero, che in qualche modo sarebbero le due anime contrastanti in tutti noi, con tutto il bagaglio cringe che si può portare dietro la cosa. Inoki in questo senso non fa eccezione. Solo che nel suo caso uno dei lupi ha letteralmente sbranato l’altro. A prevalere nella lotta è stata la parte più pragmatica di Fabiano, senza però rinunciare del tutto alla realness che è sempre stata un po’ la sua battaglia. È un nuovo Inoki, consapevole che col rap oggi ci puoi fare un gruzzolo ma che comunque mette sempre in primo piano una musica fatta per restare. Un messaggio.
In parte, questa evoluzione personale e artistica del rapper va ricercata anche nelle sue ultime vicende di vita. Prima un album, Medioego, nato apposta per uscire da una crisi spirituale personale (ma anche globale) da cui sperava di guarire. Poi una separazione tormentatissima dalla compagna, che l’ha spinto a ritornare sui suoi passi, rimettersi a scrivere e dare al tutto la forma di un repack dal titolo Nuovo Medioego. «Speravo che tutto andasse bene. Sai, rose e fiori, violini. E invece no. È sempre guerra» mi confida seduto in una palestra di boxe di Milano, un po’ compiaciuto dalla nottata brava appena passata.
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